Mi è stato chiesto di spiegare in cosa consiste questo tipo di chiusura, su come realizzarla e sui vantaggi che dovrebbe fornire.
Era parecchio tempo che mi incuriosiva riproporre la chiusura ogivale, perchè ne intuivo le intrinseche potenzialità, ma la cosa che mi incuriosiva di più era il poterla riproporre su bossolo di plastica.
Discutendo con Stefano della OMV ho chiesto se fosse interessato a lavorare con me nel realizzarla, precisando però che poteva essere tempo perso, perchè non sapevo ancora se le mie intuizioni fossero giuste.
Stefano ha quindi realizzato la bobina a profilo ogivale e ciò ci ha consentito di iniziare le prove con bossoli di cartone, nei quali la forma ogivale rimane chiusa anche senza un incollaggio delle pieghe (casa che è stata brevettato successivamente).
Dalle prime prove abbiamo intuito su cosa si stava lavorando, a mio avviso una rivoluzione della balistica della cartuccia a pallini.
Abbiamo quindi iniziato a confrontarci su come realizzarla su bossolo in plastica.
Ci è stato subito chiaro che le problematiche erano piuttosto complesse da risolvere, inanzitutto le pieghe dell'ogiva appena uscivano dalla bobina si aprivano e non rimanevano chiuse come avveniva nel cartone.
La plastica del bossolo inoltre non consentiva incollaggi e questo ci limitava la ricerca, perchè è stato subito chiaro che l'unica via fosse la termosaldatura.
Ci siamo quindi concentrati su questo sistema, ognuno seguendo delle proprie intuizioni, e alla fine confrontando le nostre esperienze abbiamo visto che la strada intrapresa da Stefano era la più razionale da seguire e quindi abbiamo iniziato a lavorare su questa.
Non vi dico le prove che sono state condotte e che hanno portato al risultato attuale, che a nostro avviso è interessante e che abbiamo brevettato con il nome di chiusura Paci.
Questo sistema prevede una termosaldatura interna al bossolo e che esternamente non è visibile se non per un grumo di plastica fusa al centro delle pieghe.
La tenuta è molto resistente ed impermeabile, e da prove che abbiamo effettuato con armi semiautomatiche, sia a sistema inerziale che a presa di gas, non crea problemi alle cartucce nel serbatoio e non abbiamo visto nessun segno di pressione sia sulla punta della chiusura e sia sulla capsula della cartuccia che segue.
Una volta realizzato il primo prototipo della macchinetta per chiudere con termosaldatura la cartuccia, ho iniziato le prove balistiche con l'impiego di svariate polveri e in vari calibri.
Cosa che mi era parso innovativo nelle prime prove, effettuate nel calibro 12, man mano che scendevo di calibro diventava addirittura rivoluzionario.
Ma entriamo nello specifico della balistica di questo sistema.
La chiusura Paci crea un carico d'estrazione basso in confronto alle attuali chiusure stellare e tonda, questo perchè appena il piombo si mette in movimento non deve srotolare nessun bordino, ma solo premere nelle pareti delle pieghe perchè queste si aprano.
Questo si ripercuote anche sulla deformazione del piombo, che è nel nostro caso inferiore alle attuali chiusure, a tutto vantaggio delle velocità terminali.
Questo carico d'estrazione minimo ci consente di avere pressioni molto basse, ciò può essere sfruttato aumentando la quantità di polvere e raggiungendo velocità impensabili fino ad ora, oppure aumentando la quantità di piombo e avendo la possibilità di raggiungere grammature molto elevate con bossoli più corti, ad esempio nella prova che ho portato alla gara ho caricato una 44gr. in bossolo da 70mm, facendo raggiungere a questa carica la velocità di 426 m/s di V1 (dati medi su 5 colpi molto costanti) con pressione di soli 804 bar, oppure nel cal. 20 una 32gr. in bossolo da 70mm con velocità di 434 m/s di media, con soli 845 bar.
Da questi dati potete comprendere cosa abbiamo fra le mani.
Ma la cosa che è risultata veramente sconcertante sono le possibilità che questa chiusura offrirà nei piccoli calibri, nel 410 ad esempio ho portato alla gara due assetti di 18gr. uno con la SP3 che ha dato una media di 877 bar, con la bellezza di 408 m/s e con la M410 811 bar e 403 m/s.
Per gli addetti ai lavori è chiaro che questi valori sono rivoluzionari e aprono nuovi orizzonti all'utilizzo di questi piccoli calibri.
Questa chiusura però pone problemi nell'individuazione dell'assetto ottimale, perchè esula dai normali caricamenti fino ad ora effettuati, quindi sarà utile provarli in canna manometrica ed iniziare a fornire dati attendibili.
In linea di massima dobbiamo realizzare cartucce con le grammature massime del tipo di polvere e oltre, ad esempio con una MBx32 grammature oltre i 35gr. e con un aumento della polvere che varia nel cal.12 dai 20 ai 30 Ctg.
Ciao
Gianni