Buongiorno a tutti.
Nella mia breve permanenza di questi giorni a Genova , è arrivata una gradita sorpresa. Ieri mattina mi ha telefonato mio zio annunciandomi la sua definitiva decisione di non andare più a caccia ( aveva iniziato a 16 anni nel '49) ma quello che mi ha fatto scattare subito la molla è stato "appena puoi vieniti a prendere il Breda". Manco a dirlo nel pomeriggio ero già lì e così sono entrato in possesso del "mitico" breda vega acquistato nuovo da mio zio stesso il 13/05/1970. La sorpresa è continuata quando da una scatoletta metallica di vecchi sigari è uscita fuori la serie completa di strozzatori, dei quali lo 0,70 mai utilizzato (il parente ha sempre cacciato con il cane da ferma) e ancora più sorpresa una busta ormai ingiallita dal tempo con il logo breda dal quale è saltato fuori il libretto di manutenzione originale oltre che la garanzia. Il fucile logicamente è "vissuto" ma perfettamente tenuto presenta solamente una lieve sbiancatura del fodero dovuta allo sfregamento durante i lunghi anni di porto. E credetemi a vedere un'arma così dopo 41 anni di onorato servizio avere ancora il carrello perfettamente lucido, la brunitura della canna intonsa e tante altre cose viene veramente a domandarsi sulla qualità dei semiauto di oggi.
Comunque dopo questo mio preambolo penso di fare cosa gradita ad allegare la scannerizzazione del libretto originale dal quale si ricava la posizione degli anelli freno e qui ammetto la mia ignoranza non ho mai saputo che su tali armi fosse possibile variare la piega in maniera del tutto semplice.